EVVIVA L’EFFETTO SERRA E L’INVERNO TROPICALE!
Ma cosa volete possa importare alle nostre città l’effetto serra? Anzi sì, importa, ma non nel senso che potreste pensare voi. Infatti, sapete cosa vi dico? Vi dico di goderci, per una volta, quanto di bello sta avvenendo su tutto il pianeta, visto che quell’aumento della colonnina di mercurio ci ha consentito di passare una lunghissima stagione calda, mentre anche questo autunno ed il prossimo inverno fanno ben sperare. Perciò, va bene così. E se il nostro mare sta cominciando a ospitare i pesci tropicali, lasciamoli pure entrare, se è globalizzazione è globalizzazione.
Metano, protossido di azoto, colorofluorocarburi, esafluoro di zolfo e anidride carbonica, riscaldano il pianeta? “Ma perché guardate sempre a noi? - dicono le industrie appestatrici delle nostre città e ad esse fanno eco consenzienti gli operai coi loro tamburi - cominciate a ridurre gli scarichi delle auto, che arrecano più smog all’aria delle nostre ciminiere!”
“Dobbiamo limitarci noi? – dicono gli autisti. - Inizi a fare la propria parte il comune, rendendo ecologici i propri mezzi che, quando passano sotto i balconi delle nostre case per spruzzare i loro gas nauseabondi, ci fanno venire il voltastomaco”.
Al comune non si scompongono più di tanto e rimandano la palla al vizio del fumo che contribuisce moltissimo ad ammorbare l’aria di uffici ed ospedali, rendendola irrespirabile.
“Perché non incominciano le donne – rispondono subito gli uomini – smettendola con le loro lacche pestifere? E’ possibile che non sappiano rinunciare ad incollarsi i capelli con quello schifo che si spande per tutta la casa, arrivando perfino a bucare, nel nostro cielo, la coltre di ozono?”
Insomma è tutto uno scarica scarica, a questo mondo, e sembra che a nessuno interessi molto che la terra abbia la febbre ed aumentino le malattie ambientali. In attesa che qualcuno si decida a cominciare, senza più richiedere ad altri di farlo, nonostante sia opportuno finalmente cominciare, l’unica cosa che ci resta da fare è inibire ai nostri polmoni di rilasciare nell’atmosfera, con il proprio respiro, le quotidiane dosi di anidride carbonica. Ed amen.